lunedì 24 ottobre 2011

Ex Detraz

Durante la mia ricerca dei negozi chiusi di Salsomaggiore, che ho poi pubblicato nel primo post, giunto al palazzo detto Ex Detraz ho contato un solo negozio, quello un tempo occupato da SweetMusic, in quanto non si riusciva a capire il numero totale dei negozi che si vedevano all'interno dell'ex convento, ripromettendomi di approfondire l'argomento con un altro post. Finalmente, con l'aiuto di una piantina che ho trovato in rete, sono riuscito a contare tutti i negozi chiusi posti all'interno del Detraz: sono otto, e aggiungendoli ai 100 e ad un'altra dozzina di negozi in Via Milano che non ho contato essendomi fermato all'incrocio con Via Unità, portano il numero dei negozi chiusi a Salso a non meno di 120.

Ma veniamo ora all'Ex Detraz. Un edificio costruito nel 1525, su fondamenta trecentesche, e destinato a convento dei frati serviti. Nel 1805 in epoca napoleonica venne soppresso e si trasformò in albergo di lusso nel 1890, prima chiamandosi Albergo Grande, in seguito prendendo il nome dal proprietario, Giorgio Detraz.


Negli ultimi anni giaceva in uno stato miserevole, e recentemente è stato sottoposto a lavori di restauro la cui conclusione è stata presentata con una mostra-evento il 24 settembre 2010. Su Youtube si trova questo video della Unieco Costruzioni Emilia di Reggio Emilia, che ha compiuto il ripristino:



A più di un anno dalla conclusione dei lavori la situazione è sotto gli occhi di tutti. Uno sguardo ad una delle citofoniere del palazzo ci aiuta a capire che la vendita /affitto degli appartamenti non deve essere andata molto bene:




Ecco la brochure della Unieco che presenta il progetto:

Con l'aiuto delle piantine tratte dal sito della Unieco (e una ricostruzione grafica delle parti mancanti) vediamo a piano terra nove negozi sui dieci previsti, in quanto la Assicopitalia Assicurazioni - l'unico negozio aperto - ne ha uniti due per la propria sede.


Risultato? Un negozio aperto (ma solo su appuntamento) e 8 negozi vuoti.
Ecco quello occupato dalla Assicopitalia:



e qui sotto alcune foto dei negozi ancora vuoti:


Per finire, uno sguardo dove fino a qualche anno fa si trovava il negozio di dischi SweetMusic (ora a Salsomassimo), l'unico ad essere visibile dalla strada (è il negozio 8 sulla piantina):


e l'altro che gli sta di fronte (il Numero 9 sulla piantina):



lunedì 3 ottobre 2011

Piste ciclabili

Nel giugno 2009 il comune di Salsomaggiore ha presentato "un progetto di piste ciclabili in città e nel forese. Una serie di percorsi che doterà Salsomaggiore di otto chilometri di piste ciclabili" [ ...] "Il costo del progetto è di circa 80.000 euro"


In questa immagine vediamo la planimetria delle piste ciclabili previste:



Controlliamo ora quante di queste piste ciclabili previste sono state effettivamente realizzate:

in giallo le piste previste; in verde quelle realizzate, ovvero:

A) Pista ciclabile Salsomaggiore - Fidenza sulla provinciale per Fidenza
B) Pista ciclabile Salsomaggiore - Ponteghiara
C) Pista ciclabile di Viale Corridoni
D) Pista ciclabile di Viale XXV Aprile
E) Pista ciclabile di Via D'Acquisto


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A) Pista ciclabile Salsomaggiore - Fidenza

Fu la prima pista ciclabile, già da tempo realizzata. Formata da due piste parallele, ognuna a senso unico, poste accanto alle due corsie stradali. Come potete vedere dalle foto sottostanti, inizia poco dopo il cartello che indica la fine del comune di Salsomaggiore, oltrepassata Campore. Sconsigliabile percorrerla per la sua pericolosità (vedi curva Micheli).



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B) Pista ciclabile Salsomaggiore - Ponteghiara

Inaugurata nell'ottobre 2010 con l'idea di costruire mano a mano una pista ciclabile "in sede propria" che portasse fino a Fidenza, rimane per ora limitata a Ponteghiara. Necessita di manutenzione (parola ignorata in Italia) per le erbacce che la invadono ai bordi, e per alcune crepe pericolose, in particolare quelle formatesi su di un dosso nella zona vicino alla ferrovia, tanto larghe che le ruote delle biciclette possono incastrarsi dentro.

Ho realizzato un video che mostra l'intero percorso, con il commento scritto in sovraimpressione:

Per vedere il video direttamente sul sito Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=Tcpm7R8ZktQ
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C) Pista ciclabile di Viale Corridoni

Innanzitutto possiamo notare che mancano i necessari segnali verticali.

Leggiamo cosa prescrive il codice della strada riguardo ai segnali verticali:

b) il segnale PISTA CICLABILE (fig. II.90) che deve essere posto all'inizio di una pista, di una corsia o di un itinerario riservato alla circolazione dei velocipedi. Deve essere ripetuto dopo ogni interruzione o dopo le intersezioni
c) il segnale PISTA CICLABILE CONTIGUA AL MARCIAPIEDE (fig. II.92/a) e PERCORSO PEDONALE E CICLABILE (fig. II.92/b) che deve essere posto all'inizio di un percorso riservato ai pedoni e alla circolazione dei velocipedi e deve essere ripetuto dopo ogni interruzione o dopo le intersezioni
In questo caso si tratta di una pista ciclabile contigua al marciapiede, che dovrebbe avere questo segnale (e che non ha):

Ricordiamo anche che i ciclisti sono obbligati a servirsi delle piste ciclabili quando sono accanto alla strada, ai sensi del codice della strada, Articolo 182:

"9. I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento."

Nella foto sottostante vedete l'inizio della pista ciclabile (in basso a destra nella foto) all'incrocio tra Viale Matteotti e Viale Corridoni. Di fronte si nota il passaggio ciclo-pedonale completo di "quadrotti", inutilizzabile in quanto in Viale Matteotti manca la pista ciclabile prevista.


La pista ciclabile, presente in tutti e due i marciapiedi di Viale Corridoni (che dovrebbe essere percorsa in un senso su un marciapiede, e nel senso opposto nell'altro marciapiede), termina sul piazzale della stazione. Nel progetto originario doveva essere collegata con la pista ciclabile di Viale XXV Aprile da una parte, e Via Indipendenza (lato circolo anziani - parco giochi) dall'altra. Ovviamente non è stato realizzato.



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D) Pista ciclabile di Viale XXV Aprile

La pista di viale XXV Aprile, sorella gemella della pista di Via Corridoni (gemella anche nella mancanza dei segnali verticali), parte dal ponte sul torrente Ghiara e arriva all'incrocio con Via D'Acquisto. Anche qui compare un attraversamento ciclo-pedonale con "quadrotti" senza che ci sia un collegamento con una pista ciclabile dall'altra parte.



Nel marciapiede opposto manca addirittura uno scivolo di collegamento tra il marciapiede e la carreggiata:


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E) Pista ciclabile di Via d'Acquisto

Prima di arrivare all'inizio di questa pista ciclabile occorre imboccare la rotatoria situata davanti all'Asilo nido. Ricordiamo come deve comportarsi un ciclista quando percorre una rotatoria, grazie ad un opuscolo del comune di Parma (nel nostro caso dovete guardare il comportamento "in assenza di piste ciclabili") :


L'opuscolo completo lo potete trovare qui: http://www.parmapuntobici.pr.it/dati/ROTATORIE.pdf

Superata la rotatoria, subito dopo la caserma dei Carabinieri inizia la pista ciclabile sul marciapiede, segnalata da un cartello seminascosto:


il ciclista deve obbligatoriamente salire sul marciapiede e percorrere la pista ciclabile che, a giudicare dal cartello, sembra riservata alle sole biciclette: i pedoni dovrebbero camminare sull'altro marciapiede. La pista inoltre dovrebbe essere a doppio senso di marcia, anche se mancano i segnali orizzontali che lo indicano. Il ciclista che la percorre in senso inverso dovrebbe quindi scendere dal marciapiede all'altezza del cancello dei carabinieri e attraversare la strada per portarsi sul lato destro - azione molto pericolosa - del resto quasi nessuno utilizza questo marciapiede come pista ciclabile, anche se è obbligatorio.

La pista ciclabile riservata alle sole biciclette sembra trovar conferma dall'attraversamento stradale posto più avanti dove si vedono i soli "quadrotti" senza le "zebre" lunghe pedonali:

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Giunti all'ingresso della Coop troviamo l'attraversamento con i soliti quadrotti, e finalmente vediamo il marciapiede diviso in una parte ciclabile e in una parte pedonale, anche se il cartello indica ancora una pista ciclabile che occupa tutto il marciapiede. La pista ciclabile finirà più avanti presso l'imbocco di Via dei Gelsi (dove era prevista una pista ciclabile collegata a questa, ma è un'altro discorso). I ciclisti che vedete nella foto sottostante stanno violando il codice stradale, in quanto non utilizzano la pista ciclabile.


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Per finire, in queste foto vi mostro l'attraversamento ciclopedonale con "quadrotti" che dovrebbe collegare i marciapiedi opposti nell'immaginaria pista ciclabile del Parco Mazzini...



...e il sentiero recentemente costruito di fianco allo Zoia, dove dovrebbe passare una pista ciclabile-pedonale che collegherebbe Parco Mazzini con Piazzale Berzieri.